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First of mind si aggiudica il 97° Derby del trotto

 

È First of Mind il vincitore del 97° Derby Italiano del Trotto all'Ippodromo di Capannelle, a Roma, per l'attesissimo Derby Day che ha richiamato gli appassionati della specialità. La gara era riservata a indigeni di 3 anni, sulla distanza di 2.100 metri. First of Mind, figlio del crack Face Time Bourbon e della campionessa Peace of Mind , è risultato insuperabile battistrada per i tredici avversari regalando la seconda vittoria nel Derby ad Antonio Di Nardo e alla Scuderia Comiantale che tale traguardo avevano già centrato nel 2021 con Charmant de Zack. First of Mind ha colto avvio perfetto dal centro della prima fila dello schieramento riuscendo a scavalcare di precisione il temibile Far West Bi, ha sostenuto poi la pressione del compagno di allenamento Falco Killer Gar sciorinando sempre parziali di rilievo (primo chilometri da 1.13.4) ma ha ulteriormente accelerato sul penultimo rettilineo per rendere definitivamente inoffensivo l’attaccante e acquisire nel contempo vantaggio tattico decisivo su Frank Gio, sistematosi molto presto in scia a Falco Killer Gar. In retta di arrivo Frank Gio ha saputo cambiare azione, aggirare Falco Killer Gar e lanciarsi all’inseguimento di First of Mind ma non c’è stata flessione significativa da parte del leader che sul traguardo ha conservato chiaro margine di vantaggio imponendosi a media di 1.12.1, nuovo record della corsa migliorando di un decimo quello detenuto in coabitazione da Zlatan e Unicka. (fonte: corriere tv - foto: Domenico Savi)

 

 

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Stagione di monta 2024

Rilancio dell’ippica: la Consulta si riunisce nuovamente

Rilancio dell’ippica: la Consulta si riunisce nuovamente - Mediahorsesrace

 A pochi giorni dall’istituzione dell’Unità dei Carabinieri del comando per la tutela agroalimentare destinata alla vigilanza nel comparto torna a riunirsi la Consulta ippica, nata sotto la spinta del ministero dell'Agricoltura per favorire il confronto fra le diverse voci della filiera. La prossima riunione, indetta dal sottosegretario Patrizio La Pietra (Masaf), è fissata per la mattina del 12 febbraio presso il ministero dell’Agricoltura. Tra i principali temi che verranno affrontati nel corso della seduta: l’approvazione verbale della riunione precedete, la presentazione del nuovo sito web ippica, la presentazione del Bran ‘Grande ippica italiana’, gli esiti delle riunione Uet ed Epc, l’evento ippico G7 Agricoltura, circolari di programmazione del trotto e galoppo e il palio delle regioni. Nella precedente seduta, che risale al 9 gennaio di quest’anno, erano stati presentati i nuovi coordinatori trotto, galoppo, programmazione ed erano state portate aventi delle proposte per l’allineamento progressivo della tassazione sulle scommesse ippiche per equipararle alle altre scommesse sportive. 

 

 

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“L’ippica ha gli stessi problemi del mondo agricolo”

“L’ippica ha gli stessi problemi del mondo agricolo” - Mediahorsesrace

“Il tempo, gli anni passano e per gli allevatori del cavallo italiano ciò sta diventando un conto alla rovescia verso il default. Siamo infatti alla soglia dei due anni trascorsi da quando l’Unione Europea, nell’aprile 2022 attraverso una direttiva comunitaria, ha imposto ai Paesi membri la riduzione dell’Iva sui prodotti dell’allevamento equino. E’ passato ora un anno, dal gennaio 2023, ovvero da quando la Francia ha recepito tale direttiva, abbassando al 5,5% l’Iva sui tutti i prodotti ed i servizi della filiera. Gli allevatori del cavallo da corsa subiscono le stesse problematiche del mondo agricolo che sta protestando in questi giorni. L’innalzamento dei costi di produzione e la burocrazia su tutte, si abbattono su aziende già alle prese con una riduzione degli introiti. Ma ciò che sta provocando gravi danni all’allevamento del cavallo da corsa italiano, è proprio il dumping fiscale con la vicina Francia, il Paese con cui siamo in concorrenza sul mercato, e che oggi grazie a all’Iva ridotta risulta molto più competitivo. Così, mentre il tempo passa, centinaia di operatori italiani stanno trasferendo le proprie fattrici e puledri oltralpe, costretti loro malgrado ad emigrare e svendere all’estero un patrimonio genetico, sportivo e culturale di cui l’Italia fino ad oggi può dirsi orgogliosa. L’adeguamento dell’Iva al 5,5% sui prodotti dell’allevamento equino è necessario, urgente e improrogabile. Chiediamo a questo Governo di intraprendere un’iniziativa rapida in tal senso, affinché gli allevatori italiani possano sopravvivere e competere alla pari in Europa e nel mondo”. Lo affermano in una nota congiunta la Presidente dell’Associazione nazionale Allevatori Cavalli Galoppo, Isabella Bezzera, e il Presidente dell’Associazione nazionale Allevatori Cavalli Trotto Allevatori Trotto, Roberto Toniatti.

 

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