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Idao de Tillard conferma il pronostico e domina

 

Tutto secondo pronostico a Parigi: Idao de Tillard, il favorito numero 1 della vigilia, domina l’edizione numero 103 del Grand Prix d’Amerique 2024 e vince davanti ad Hokkaido Jiel, secondo, ed a Joviality, cavalla svedese, terza. Mai in corsa per le posizioni di testa i cavalli italiani: Ampia Mede SM chiude settima, mentre Vivid Wise AS si classifica nono. Sui 2700 metri del Vincennes Hippodrome, il titolo più prestigioso del trotto mondiale, quello di Sulky World Champion, va dunque ad Idao de Tillard che, con uno scherma di gara perfetto, prende la testa nell’ultima curva e domina con il crono di 3’13″2, per 1’11″6 al km, a 0″8 dal record della corsa, e si porta a casa il premio di 450mila euro destinato al vincitore. Alle spalle del cavallo guidato da Clément Duvaldestin si piazza a sorpresa Hokkaido Jiel, secondo, che paga 0″3 all’arrivo e guadagna 250mila euro, mentre la terza piazza va a Joviality, cavalla svedese, che si porta a casa 140mila euro dopo aver condotto il gruppo nelle fasi iniziali della corsa per poi difendersi nella dirittura d’arrivo. Quarta piazza per Go On Boy (80mila euro), quinta posizione per Italiano Vero (50mila euro), sesta piazza per il campione uscente Hooker Berry (20mila euro), mentre si classifica settima Ampia Mede SM (10mila euro), cavalla italiana seconda lo scorso anno, mai nel vivo della corsa, così come Vivid Wise AS, nono al traguardo. (fonte: Oasport)

 

 

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Stagione di monta 2024

Rilancio dell’ippica: la Consulta si riunisce nuovamente

Rilancio dell’ippica: la Consulta si riunisce nuovamente - Mediahorsesrace

 A pochi giorni dall’istituzione dell’Unità dei Carabinieri del comando per la tutela agroalimentare destinata alla vigilanza nel comparto torna a riunirsi la Consulta ippica, nata sotto la spinta del ministero dell'Agricoltura per favorire il confronto fra le diverse voci della filiera. La prossima riunione, indetta dal sottosegretario Patrizio La Pietra (Masaf), è fissata per la mattina del 12 febbraio presso il ministero dell’Agricoltura. Tra i principali temi che verranno affrontati nel corso della seduta: l’approvazione verbale della riunione precedete, la presentazione del nuovo sito web ippica, la presentazione del Bran ‘Grande ippica italiana’, gli esiti delle riunione Uet ed Epc, l’evento ippico G7 Agricoltura, circolari di programmazione del trotto e galoppo e il palio delle regioni. Nella precedente seduta, che risale al 9 gennaio di quest’anno, erano stati presentati i nuovi coordinatori trotto, galoppo, programmazione ed erano state portate aventi delle proposte per l’allineamento progressivo della tassazione sulle scommesse ippiche per equipararle alle altre scommesse sportive. 

 

 

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“L’ippica ha gli stessi problemi del mondo agricolo”

“L’ippica ha gli stessi problemi del mondo agricolo” - Mediahorsesrace

“Il tempo, gli anni passano e per gli allevatori del cavallo italiano ciò sta diventando un conto alla rovescia verso il default. Siamo infatti alla soglia dei due anni trascorsi da quando l’Unione Europea, nell’aprile 2022 attraverso una direttiva comunitaria, ha imposto ai Paesi membri la riduzione dell’Iva sui prodotti dell’allevamento equino. E’ passato ora un anno, dal gennaio 2023, ovvero da quando la Francia ha recepito tale direttiva, abbassando al 5,5% l’Iva sui tutti i prodotti ed i servizi della filiera. Gli allevatori del cavallo da corsa subiscono le stesse problematiche del mondo agricolo che sta protestando in questi giorni. L’innalzamento dei costi di produzione e la burocrazia su tutte, si abbattono su aziende già alle prese con una riduzione degli introiti. Ma ciò che sta provocando gravi danni all’allevamento del cavallo da corsa italiano, è proprio il dumping fiscale con la vicina Francia, il Paese con cui siamo in concorrenza sul mercato, e che oggi grazie a all’Iva ridotta risulta molto più competitivo. Così, mentre il tempo passa, centinaia di operatori italiani stanno trasferendo le proprie fattrici e puledri oltralpe, costretti loro malgrado ad emigrare e svendere all’estero un patrimonio genetico, sportivo e culturale di cui l’Italia fino ad oggi può dirsi orgogliosa. L’adeguamento dell’Iva al 5,5% sui prodotti dell’allevamento equino è necessario, urgente e improrogabile. Chiediamo a questo Governo di intraprendere un’iniziativa rapida in tal senso, affinché gli allevatori italiani possano sopravvivere e competere alla pari in Europa e nel mondo”. Lo affermano in una nota congiunta la Presidente dell’Associazione nazionale Allevatori Cavalli Galoppo, Isabella Bezzera, e il Presidente dell’Associazione nazionale Allevatori Cavalli Trotto Allevatori Trotto, Roberto Toniatti.

 

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